LA COSCIENZA UMANA
La coscienza umana è un argomento che ha sempre affascinato l’ uomo nei più disparati campi come, la filosofia la spiritualità e le neuroscienze.
Più precisamente quest’ ultima se ne è occupata solo dagli anni 80.
Questo poiché la scienza si è iniziata ad occupare degli studi sui fenomeni non fisici solo nel 1920, con la nascita della fisica quantistica.
Non che le due cose siano per forza collegate,
ma poiché gli studi sino ad allora si erano limitati all’anatomia cerebrale, più che ha i processi mentali.
Per via dell’approccio prettamente monistico della scienza di un tempo.
Ed infatti lo studio sulla mente umana per molto tempo è stata qualcosa che ha interessato più la filosofia che la scienza.
Non è un caso che la psicoanalisi derivi dalla filosofia e non dalla scienza.
Per tale motivo ancora oggi la mente umana resta un mistero.
Ovviamente non ci riferiamo al cervello poiché al livello anatomico è stato studiato da tempo, ma a ciò che ci rende individui pensanti capaci di riconoscersi nell’ambiente circostante.
Ed è proprio lo studio sull’anatomia cerebrale, che ha lasciato aperto l’ enigma su quale sia l’ origine del nostro pensiero cosciente.
Poiché ad oggi conosciamo buona parte delle nostre funzioni cerebrali, ed i meccanismi di interconnessione attraverso i neurotrasmettitori.
Resta però l’ enigma su ciò che noi intendiamo per capacità creative e di pensiero.
Cosa distingue la coscienza umana dall’intelligenza artificiale?
Esatto, questo può essere un buon esempio sulla nostra peculiarità umana, di individuo pensante, seppur con l’intelligenza artificiale abbiamo qualcosa in comune. Infatti ciò che accomuna la mente umana all’intelligenza artificiale è senza dubbio la nostra funzione dei neurotrasmettitori. Essi funzionano in modo molto simile a dei circuiti elettrici, che “trasportano le informazioni all’interno delle aree cerebrali. Infatti i neurotrasmettitori sono responsabili della nostra verbalizzazione degli stimoli della mente pensante, Traducendo i nostri pensieri in azioni e funzioni vitali attraverso il sistema nervoso. D’altronde è un po ‘come funziona un computer, nel trasmettere le proprie informazioni attraverso i circuiti. Ma c’ è una sostanziale differenza, nel caso del computer o IA essa riceve degli input, riconoscendo solo combinazioni di (o-1). Successivamente esegue i propri calcoli sulla base delle informazioni ricevute da noi. Dunque un Intelligenza artificiale è priva di una facoltà creativa, poiché essa non è dotata di autocoscienza. Una domanda potrebbe provenire spontanea, se la nostra mente fosse relegata solo al funzionamento dei neuroni e neurotrasmettitori, quanto saremo simili ai robot? Premettiamo che ciò non è nient’altro che un esempio per rendere l’ idea. D’ altronde anche per sviluppare un intelligenza artificiali, ci siamo ispirati a ciò che ha reso possibile la natura. E con questo non vogliamo predicare verità assolute ma spunti di riflessione.
Curiosità: saremo in grado di riprodurre la coscienza umana?
Una piccola curiosità sull’argomento è il progetto dell’azienda Neuralink dell’ ambizioso Elon musk. Che sta studiando di impiantare un microchip nel cervello umano anche per capirne i funzionamenti della mente. Tra le varie cose si sono posti l’ obiettivo di curare malattie neurodegenerative, attraverso di esso ma anche per effettuare studi sulla coscienza umana. Poiché qualora volessimo riprodurla artificialmente, e di cui Elon ne è ovviamente entusiasta dovremo innanzitutto conoscerla.
Correlazione tra coscienza umana e ambiente esterno.
Una delle cose fondamentali che caratterizzano la nostra capacità cosciente, è proprio il nostro rapporto con l’ ambiente esterno. Infatti la nostra percezione della realtà, che ovviamente è alquanto soggettiva e limitata dalle nostre capacità sensoriali, ha sicuramente un valore fondamentale, l’ esperienza. Dovremmo dividere però la nostra percezione cosciente da quella inconscia. Infatti i nostri sensi proiettano degli impulsi elettromagnetici all’esterno che il nostro cervello successivamente decodifica, sotto forma di immagini, suoni ecc. Ovviamente non tutto ciò di cui apprendiamo dall’ambiente esterno, ne siamo consapevoli, poiché in tal caso entrano in gioco le nostre sovrastrutture e convinzioni. Ma esse ci influenzano ed hanno sempre un valore esperienziale di crescita evolutiva. Ovviamente tutto varia anche a seconda del nostro stato di coscienza in quel determinato momento. Che sia uno stato di coscienza ordinario o di uno stato di “coscienza alterato” come banalmente viene definito lo stato ipnotico., La nostra percezione sarà diversa e di conseguenza anche il valore esperienziale, di quel determinato momento. Ed è a tal proposito che può aiutarci l’ ipnosi, imparando a conoscerci in uno stato di coscienza non ordinario.
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