Differenza tra ipnosi e meditazione.

In questo articolo analizzeremo la differenza tra ipnosi e meditazione.
Premettendo che si tratta di un argomento abbastanza complesso nel individuare le nette differenze o somiglianze tra queste due discipline.
Ma come nostro solito cercheremo di trattare tale argomento in maniera che sia di piacevole lettura e facile comprensione.
Analizzeremo dunque gli aspetti chiave dell’una e dell’altra, facendo in modo da individuare le somiglianze e le differenze, sia al livello di benefici che di finalità.

L’ Ipnosi

Una delle differenze tra ipnosi e meditazione, sta infatti nella finalità della prima rispetto alla meditazione. Poiche’ l’ ipnosi è una disciplina che prevede il raggiungimento del cosiddetto stato di “trance.”
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Lo stato di trance

Potremmo definire lo stato di trance uno stadio intermedio tra la veglia è il sonno. In tal senso è possibile assottigliare il famoso velo tra il conscio e l’inconscio. Lo stato di Trance viene definito da molti come uno stato alterato di coscienza, vedremo perché tale definizione sia errata. Definire tale stato come una semplice alterazione della propria coscienza, e più un termine atto a screditare piuttosto che a comprendere. Infatti in tal modo si cerca di assimilare lo stato ipnotico agli effetti psicotropi delle sostanze stupefacenti. Nell’immaginario collettivo l’ ipnosi ha assunto quasi una connotazione da illusionismo, ove si pensa che l’ ipnotizzato venga privato della propria consapevolezza. Ebbene l’ ipnosi nella sua finalità e inequivocabilmente l’ esatto contrario, poiché essa ha lo scopo di aumentare la propria consapevolezza. Dando per assodato che non è affatto uno strumento per reprimere la volontà e la coscienza di chi vi si sottopone, analizzeremo dunque le finalità. Il suo scopo è quello di aiutare a comprendere ciò che sarebbe impossibile attraverso la coscienza ordinaria, nel cosiddetto stato di trance ipnotico. Come afferma il famoso neurologo Enrico Facco, più che parlare di coscienza alterata, sarebbe più corretto definirla coscienza non ordinaria. Ciò è essenziale per capire che non si tratta di reprimere la propria capacità razionale, ma di entrare in uno stato di maggiore percezione. Ove tuttavia si è anche più suggestionabili, poiché abbiamo superato il velo del inconscio. In tale stato è più facile lavorare sulla propria mente anche in autonomia. Poiché possiamo attingere a verità da noi stessi negate, o meglio dalla nostra coscienza ordinaria.

L’ autosuggestione

Inoltre è possibile darsi degli “input” affinché la nostra mente lavori per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Perché grazie all ipnosi non abbiamo semplicemente alterato la “nostra percezione” ma l’ abbiamo “resa interiore”. Ed in tal senso ci siamo estraniati dai nostri stimoli esterni, rendendoci più suscettibili alla nostra autosuggestione e comprensione di sé. Più che un alterazione della coscienza o della propria percezione, potremmo definirla un cambiamento della stessa. Poiché in ipnosi i propri sensi non vengono alterati, (come ad esempio con il consumo di sostanze) ma vengono interiorizzati.Infatti è indispensabile alienare i propri sensi dall’ambiente esterno, proiettando la propria percezione su ciò che sta avvenendo all’interno di noi stessi.

Significato della parola ipnosi

Non è un caso che la parola ipnosi derivi dal greco Hypnos ovvero “sonno”. Tuttavia se vi starete chiedendo che l’ ipnosi possa essere paragonata ad un sogno lucido ebbene non è così. Poiché seppur è vero che vi possano essere delle similitudini, come nel interagire con il proprio inconscio, tuttavia vi sono differenze sostanziali. Durante un sogno lucido infatti si passa da uno stato di sogno passivo, ad un graduale presa di coscienza dello stesso. Per cui sia ha dunque una percezione diversa, e nella maggioranza dei casi meno controllo sull’esperienza. Ma ciò andrebbe trattato in un altra sede. Per concludere dunque possiamo precisare che una differenza tra l’ ipnosi e la meditazione stia sostanzialmente nella Meta prefissata. Essendo L’ ipnosi una tecnica atta a produrre un “imput” immediato nella propria mente attraverso l’ autosuggestione.

La meditazione

Chi ha praticato la meditazione sa che ogni seduta meditativa non ha lo scopo di raggiungere un obiettivo nel breve periodo. Infatti una delle differenze sostanziali tra la meditazione e l’ipnosi potrebbe considerarsi il Focus.
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IL Focus

Nella meditazione si fa focus dei propri pensieri esclusivamente su un qualcosa di specifico, che può essere un suono, un mantra ecc.
Così facendo si focalizzano i propri pensieri su di esso cercando di ottenere il totale controllo sulla propria “mente pensante.”
La meditazione ha infatti la capacità di insegnare a controllare i propri pensieri, calmando la propria mente, portandola ad uno stato “meditativo”.
La nostra mente infatti è sommersa ogni giorno da un oceano di pensieri, che inevitabilmente causano ansia, stress irritabilità ecc.
Potremmo dire dunque che la meditazione differenzia dall’ipnosi per due motivi fondamentali, il Focus e l’ aspettativa.

 

L’ Aspettativa

Infatti mentre chi pratica l’ ipnosi durante le proprie sedute ha un obiettivo prefissato, chi pratica la meditazione cerca di mettere da parte ogni aspettativa. Poiché l’ aspettativa stessa genererebbe inevitabilmente un pensiero, distogliendosi quindi dal proprio focus meditativo. Inoltre chi pratica la meditazione non cerca di ottenere un cambiamento attraverso l’autosuggestione, ma attraverso il controllo dei propri pensieri.

Significato della parola meditare

A tal proposito la parola meditare sta a significare proprio, soffermare al lungo la propria attenzione su qualcosa. Ed è per tale motivo che la meditazione si differenzia dall’ipnosi anche nel origine della parola stessa.

Considerazioni su differenze e similitudini

Differenze

Vi è da sottolineare che le differenze sopra citate sono tuttavia in linea generale.
Poiché si può lavorare con il focus durante l’ ipnosi, così come una meditazione può avere una aspettativa, ovvero una finalità nella singola seduta.

Similitudini

Tuttavia vi sono delle similitudini anche per quanto riguarda lo stato di trance e lo stato meditativo. Infatti studi condotti attraverso l’ encefalogramma dimostrano che vi sono delle aree di attivazioni comuni nel nostro cervello, durante l’ipnosi e la meditazione. Lo stesso vale anche per
    I benefici a livello fisiologico:
  • Aumento della produzione di dopamina e serotonina.
  • Miglioramento della frequenza cardiaca.
  • Riduzione dei livelli di cortisolo.
  • Miglioramento nella gestione di ansia e stress.
  • Ma cosa più sensazionale è che la pratica costante di ipnosi o meditazione, migliora l’attività dei neurotrasmettitori, con cambiamenti visibili sul proprio cervello.
Ovviamente in entrambi i casi tutto si ottiene con pratica e costanza.

Ci auguriamo che quest’articolo vi sia stato utile, un abbraccio da Terapia Interiore.