LIBERARSI DA UNO STATO D’ IPNOSI NEGATIVO.
Sembra quasi paradossale che su un sito di’ ipnosi venga posto il problema opposto, ovvero come liberarsi da uno stato di ipnosi negativo.
Ma per fare ciò bisogna ben capire cosa s’intende per uno stato ipnotico negativo.
Ebbene dobbiamo intendere l’ ipnosi non solo come una tecnica da noi utilizzata per migliorare alcuni aspetti della nostra vita, emotivi e comportamentali.
Bensi tutto ciò che è intorno a noi è ipnosi, tanto per citare una famosa frase di Erickson.
A tal proposito quale può essere un concetto più ampio di considerare l’ ipnosi?
Sappiamo che la parola ipnosi derivi da sogno, ed è proprio dal significato etimologico che possiamo partire per considerare un aspetto più ampio.
Durante il sogno infatti avvengono tutta una serie di processi mentali e suggestioni, anche se in quel momento non ne siamo consapevoli.
Questo avviene poiché la nostra mente funziona e recepisce sempre ed in maniera ininterrotta.
L’ ipnosi infatti può essere considerata anche come una suggestione di cui non ne si è del tutto consapevoli, ma che influenza la nostra sfera inconscia.
Ogni giorno infatti siamo sommersi da una miriade di informazioni, stimoli e condizionamenti esterni e senza esserne consapevoli riceviamo “input” nella nostra mente.
Vi viene in mente quale potrebbe essere un effetto ipnotico negativo?
Beh non per essere banale ma nella nostra era sono i media a farne da padrone.
Adesso spiegheremo il perché.
Ipnotismo mediatico e manipolazione.
Per ipnotismo mediatico non vogliamo intendere solo la propaganda in stile Orwell, e non siamo qui per parlarvi di complotti e cose simili.
Ma tutto ciò che mira a condizionare la nostra mente, anche al fine di indurci al consumo di beni.
Per esempio, frequentemente veniamo esposti a modelli e stili di vita standardizzati, che mirano ad influenzarci al fine di favorire la società di consumo.
E se tutto ciò vi sembra surreale, sappiate che ad oggi esiste una materia chiamata neuromarketing,
e sempre più studiata ed adattata dai grandi brand.
Ovviamente lo stesso strumento può essere adattato per i più disparati campi politico, religioso ecc.
Con questo non intendiamo che sia un male a prescindere, ma tutto può dipendere dalla volontà che si ha nel indurre al condizionamento.
Ma adesso spiegheremo come funziona tanto per “pour parler,” visto che siamo in tema suggestioni.
Ed in che modo la nostra mente viene esposta a condizionamenti continui anche in maniera subdola e negativa.
Il neuromarketing come strumento condizionamento e propaganda.
Se parliamo di neuromarketing ci riferiamo ad una branca del marketing che si fonde con la neuroscienza.
Vi è da considerare che tale ambito nasce con la necessità dei giorni nostri, poiché viviamo in un’era di saturazione e assuefazione agli stimoli mediatici.
A tal proposito i grandi brand (ma non solo)
Si sono posti il problema di studiare le risposte neurologiche e fisiologiche, all’esposizione di stimoli mediatici.
Effettuando studi anche attraverso elettroencefalogrammi e elettrocardiogrammi,
per constatarne la reazione umana alle loro campagne o propagande, a seconda dei casi.
Se aggiungiamo ciò alla volontà di creare soggetti di consumo che soddisfino le esigenze di mercato, da un punto di vista psicologico può essere rilevante.
Adesso cercheremo di spiegarci meglio cosa intendiamo.
L’ impatto sociale e individuale dei media.
Ciò che vogliamo affermare è che in questo senso si corre il rischio che le nostre emozioni e stati d’animo siano altamente condizionati dai mass media.
E in tal senso possiamo prendere in esempio l’ enfatizzazioni di complessi adolescenziali che prendono come punto di riferimento gli influencer ecc.
Tutto ciò è ovviamente collegato alle esigenze di consumo, che riguardano ad esempio brand di abbigliamento, estetica e via dicendo.
Ma possiamo citarne anche un altro campo non di certo meno grave riguardante gli ultimi tempi, ovvero la guerra come strumento di intrattenimento o propaganda.
E su questo non ci riferiamo ad una informazione corretta, ma alla volontà di catturare la nostra attenzione attraverso angosce ed emozioni negative.
Tutto ciò ha ovviamente lo scopo di una vendita che sia una notizia, un’idea poco importa, ma facendo leva sulle nostre emozioni.
Ed è ovviamente un dato oggettivo che un’emozione negativa, rimane più impressa a dispetto di un altra positiva.
Per cui bisognerebbe imparare ad essere maggiormente ricettivi, migliorando la nostra capacità di controllare le emozioni, senza esserne sommersi.
L’ Ipnosi (vera) come strumento di riprogrammazione mentale.
Infatti noi riteniamo che attraverso un percorso di ipnosi si possa aumentare la propria capacità ricettiva e l’intelligenza emotiva.
In che modo? Semplice iniziando a portare la propria percezione dentro di noi, piuttosto che essere continuamente esposti a bisogni esterni.
Quando la nostra mente è in uno stato di rilassamento tale, entriamo maggiormente in contatto con il nostro sentire.
Ed è a parer nostro lo strumento migliore, per imparare a discernere i bisogni dettati dalla società, da ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
Questo è uno dei motivi principali poiché ai giorni nostri sempre più persone si avvicinano a pratiche come l’ ipnosi e la meditazione.
Tutto ciò nasce dal bisogno interno di guardarci attraverso i nostri occhi, piuttosto che con i termini di paragone sociale a cui siamo frequentemente esposti.
Ed è proprio per tale motivo che abbiamo aperto il Blog terapia interiore, in linea con l’ esigenza di riscoprire noi stessi dei nostri tempi.
Conclusione
E tu cosa ne pensi?
Sei anche tu tra quelli che hanno l’esigenza di riscoprirsi attraverso un’introspezione sana?
Se la cosa ti incuriosisce non esitare a contattarci, e intraprenderai con noi un percorso alla scoperta di ciò che sei realmente.
Un abbraccio da Terapia interiore.
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