Spiritualità
Cos’è la spiritualità?
Cos’ è la spiritualità? la spiritualità termine che sta ad indicare la ricerca di qualcosa al interno di noi stessi, di natura immateriale.
Possiamo definire infatti lo spirito come la nostra essenza, che ha dimora nel nostro corpo ma che non ne appartiene per sua natura.
Il concetto di spiritualità infatti per sua etimologia è qualcosa da ricercare dentro di noi, “nel proprio sentire”.
In tal senso si scosta dal pensiero religioso, fatto di dogmi, figure sacerdotali, templi e testi sacri. Poiché tutto ciò, non fa altro che divulgare una realtà oggettiva al di fuori di noi stessi, proiettando la nostra ricerca all’esterno.
Tanto per citare una famosa frase del film Stigmate tratta dal vangelo di Tommaso: “Il regno dei cieli è dentro di te e tutt’intorno a te, non i templi fatti di legno o di pietra, spacca un pezzo di legno e io ci sarò solleva una pietra e mi troverai”.
Da questa frase possiamo dedurre il fatto che la ricerca spirituale, non può e non deve essere strumentalizzata, essendo qualcosa che parte da dentro.
Sarebbe quindi inutile fare proselitismo, poiché là dove non vi si sente di intraprendere un percorso, non vi è motivo che questo accada.
Come direbbe un saggio: “esistono tante vie che portano ad una sola meta”.
Per questo nello svolgimento delle prime sedute, è essenziale che si senta un “feeling” con il nostro percorso, sia per scopo di autoguarigione che spirituale.
Esoterismo
Questo termine molto spesso demonizzato dal pensiero cattolico, in realtà ha un significato completamente diverso dall’immaginario collettivo e gli stereotipi a esso correlati.
Il significato di questo termine deriva dal greco esoteros ovvero interiore, contrario di exoteros (esteriore).
L’ esoterismo infatti è presente in ogni tradizione spirituale che veniva riservata agli iniziati, e da intendere come una filosofia interna al culto.
Per fare un esempio, un tempo le religioni venivano definite essoteriche, ovvero ciò che era esteriore, divulgato alla massa, contrariamente da esoterico.
Di fatto bisogna intendere tale materia come la chiave di lettura simbolica della mitologia o della filosofia intrinseca di ogni tradizione spirituale.
C’ è da fare una premessa: in molti associano tale argomento alla magia, cartomanzia ecc, detto banalmente a maghi e cartomanti vari.
Seppure queste pratiche rientrano nella filosofia esoterica, (ma quasi sempre commercializzate) esse sono lontane dalla nostra visione a riguardo.
In parole povere se cercate legamenti d’ amore, letture di tarocchi ecc, potete andare altrove, difatti tali pratiche sono lontane dalla vostra crescita personale.
Tratteremo questo argomento come uno studio atto ad interpretare la nostra realtà soggettiva, aiutandoci ad avere una visione più completa di un percorso introspettivo.
Perché questa distinzione?
Non per screditare nessuna pratica o credenza, ma spesso quest’ ultime sono utilizzate da sedicenti operatori, atti a manipolare l’ individuo in situazioni di debolezza.
Se siete capitati qui per una delusione, sappiate che voltare pagina è la strada più difficile ma l’ unica che migliorerà la vostra vita.
Poiché chi fa parte del nostro percorso di vita, non ha bisogno di essere forzato o preteso, ma ogni cosa verrà da sé.

Sciamanesimo e ipnosi
Lo sciamanesimo, termine dal significato ancora oggi sconosciuto, è una disciplina a cavallo tra la guarigione e la spiritualità.
Questa figura è ciò che ha gettato le basi di tutta la ricerca spirituale e di equilibrio interiore, dalla preistoria ai giorni nostri.
Infatti lo sciamano aveva a sua disposizione un arsenale di tecniche atte per la comunicazione interiore tra cui anche l’ ipnosi.
In questo frangente l’ ipnosi è vista come il tramite per il raggiungimento della trance sciamanica,
permettendo il contatto con la propria parte sottile.
Famoso strumento utilizzato da esso è il tamburo,
Che aiutava i praticanti nella propria discesa interiore.
Poiché tale suono era assimilabile al battito cardiaco, ovvero il primo suono che percepiamo nel ventre materno, esso ne facilitava la regressione.
infatti quella che viene chiamata terapia ipnotica, veniva definita viaggio sciamanico, ove chi vi si sottopone entrava in contatto, con la sua parte più profonda.
Ad utilizzare tale tecnica vi erano popolazioni di ogni origine e provenienza, anche se tali culture non avevano avuto contatti tra di loro.
Poiché i primi uomini scoprirono che attraverso semplici funzioni come la respirazione, la visualizzazione, e il suono, si raggiungesse uno stato alterato di coscienza.
Tutto ciò li portò a percepire un loro sentire diverso da quello cosciente immerso nella realtà oggettiva, ma che poteva svelare le potenzialità della mente.
Lo sciamanesimo infatti si potrebbe definire in chiave moderna come l’ arte di guarire attraverso la propria mente.
E che aldilà di simbolismi e metafore utilizzati esso è tutt’altro che superstizione.
Nella visione sciamanica la famosa depressione o crisi interiore, era vista come una manifestazione dello spirito che necessita di essere approfondita.
Dunque ciò che viene spesso etichettata come malattia, e di cui alcune lobby ne hanno fatto un business, viene vista come un’opportunità di crescita interiore.
Per utilizzare un termine più spirituale, la famosa “notte buia dell’anima” un malessere che parte dal bisogno di riscoprirsi.
Poiché tutto è in evoluzione come la nostra stessa coscienza, che per aumentare la sua consapevolezza ci mette davanti ad ostacoli e difficoltà.
Imparare a percepire le nostre esperienze e le nostre difficoltà come maestre di vita, ci aiuterà a comprendere il nostro cammino evolutivo.
Per approfondire vi invitiamo a visitare la nostra pagina sulla coscienza.

Tra scienza e magia
Se ora questi argomenti vengono visti come pensieri completamente discordanti, vi era un tempo dove entrambi, seppur con approcci diversi, viaggiavano sulla stessa linea.
Per fare un esempio le famose streghe tanto perseguitate nel medioevo, erano grandi conoscitori di erbe.
Tutto ciò ha gettato le basi all’ erboristeria o come nel caso degli alchimisti, alla chimica e farmacia.
Poiché nonostante la repressione il bisogno dell’uomo di ricercare ed evolversi era sempre vivo.
In tal senso sia loro che gli scienziati e filosofi di quel periodo, nonostante potessero finire sul rogo, continuavano la loro ricerca della realtà.
Si potrebbe dire che il fuoco degli eretici sia sempre vivo, poiché per sua natura non smette mai di ricercare.
Gli stessi sciamani erano famosi per usare sostanze psicotrope nei loro viaggi introspettivi,
ne è un esempio la famosa Ayahuasca.
L Ayahuasca bevanda scoperta migliaia di anni fa può essere considerata un esempio di genio della farmacia di allora.
Essa infatti è composta da una pianta inibitore e un altra psicoattiva, famosa bevanda degli sciamani sud americani.
Tali sostanze hanno la funzione di abbattere la nostra barriera conscia, e manifestare il nostro inconscio attraverso allucinazioni e senza alcuna censura.
Ancora oggi infatti sono molti che si avvicinano a tali pratiche, per risolvere i loro conflitti interiori o per conoscere se stessi.
Ed in questo caso la loro efficacia medica è stata riscontrata anche dalle industrie farmaceutiche. Quest’ultime infatti hanno intrapreso una battaglia per appropriarsi dei diritti sulla pianta, per riprodurla come farmaco a discapito degli indigeni locali.
Tutte queste storie che ovviamente meriterebbero di essere approfondite, stanno a significare che il sapere è antico quanto lo è l’ uomo stesso.
Un dato oggettivo è che gli stessi nativi americani conoscessero più piante mediche, di quanto ne conosciamo oggi grazie alla medicina.
Ovviamente molto di questo sapere è andato perso grazie alla presunzione degli invasori occidentali, che hanno sterminato intere popolazioni, o alla repressione ecclesiastica in Europa.
Ma il caso ha voluto che parte di esso sia stato tramandato e perpetrato fino ad oggi.
Quindi morale della favola interrogatevi e ricercate sempre, perché la verità è dentro di voi.